Snobbato in altri studi su questo filone Omicidio per vocazione(noto anche come L’assassino ha le mani pulite) di Vittorio Sindoni esce nel 1968. Recentemente è uscito in un’edizione che si chiamava appunto ‘serie Z’ ma con un tono non necessariamente dispregiativo. Cinema d’intrattenimento, non particolarmente originale ma, a mio avviso, un curioso melange tra Giallo d’imitazione straniera, thrilling erotico che era ancora al di là da esplodere nel nostro paese e… dotato di una certa sua forza tutta italica. Benché ambientato in Francia respira un’atmosfera tutta italiana e anche la spietata lotta per assicurarsi l’eredità del vecchio zio non è un mistery né per svolgimento né per situazioni. Il gioco di inganni, sessualità più o meno represse(per i voyeur l’unica soddisfazione è una fugace visione della sempre splendida Femi Benussi sotto la doccia), ma anche qualche colpo di scena che se per l’occhio ormai scafato dell’esperto, non completamente imprevedibile, risulta almeno piacevole. Si respira un’atmosfera da fumetto nero che consiglia una visione. Tra gli interpreti Ernesto Colli ,caratterista attivissimo all’epoca e volto conosciuto del Thrilling a impersonare quel tocco di follia che non deve mancare in un film di questo filone.
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